Gattini per fare marketing

Faccio questo lavoro dal 2008, dal 2011 con la mia Agenzia Clavis Marketing e devo dire che mi è capitato di vedere di tutto, dalle cose ben fatte alle porcherie peggiori. L’uso degli animali in pubblicità, per esempio, è un fatto acclarato e che spesso ha portato risultati importanti in un po’ tutti i settori.

Ma l’uso di gattini carini che fanno miao con un faccino simpatico senza fare altro e senza neppure una scritta/slogan che porti a qualcosa di utile, no. Eppure oggi registriamo anche questa.

Su di un noto social network ho trovato un utente che ha postato il proprio gattino (forse il proprio!) di poche settimane ripreso mentre lo guardava e faceva miao. Chissà, forse voleva la pappa. O forse voleva prendere a bastonate chi gli stava facendo la fotografia. Non lo sappiamo ovviamente. Ciò che sappiamo è che, a parte la sporcizia che si intravedeva dietro il gattino, in quella foto non c’era altro.

Cosa ci sarebbe di strano fino a qui? Si tratta solo di un’altra immagine come tante di quelle che infestano ogni santo giorno i social networks. E invece no. L’immagine in questione era stata usata dall’utente come “promo” per il suo nuovo corso su come fare soldi online. Il suo gattino miagolante era il suo testimonial.

A dispetto dei soldi che diceva di saper fare stranamente non poteva permettersi Frank Kern o Lady Gaga, evidentemente. Il testo era un comunissimo e poco accorto copywriting di scarsa qualità che invitava a cliccare su di un link per arrivare alla sua sales page. Sotto al gattino aveva però parecchi like e qualche condivisione. 

E voglio sperare che siano stati così furbi da mettere i like per il gatto e non per il corso! Ma dico, come si fa a fare marketing in questo modo? Cosa sperava questa persona, di fare vendite di una cosa, pubblicando foto di un’altra? 

E purtroppo non è il solo. Proprio ieri notavo come un utente di facebook avesse pubblicato un meme che mostrava con scarsa ironia una vendita andata storta ed invitava disperatamente a condividere. Nessun messaggio, nessuna call to action chiara, nessun valore di sorta.

Possibile che la maggior parte degli infomarketer là fuori non abbia capito un’accidenti di come vanno usate queste piattaforme? Non serve a nulla fare like o condividere un meme, occorre creare un buon rapporto con i propri followers per creare fiducia. Dalla fiducia in te arriveranno le vendite e quindi i soldi. Ma bisogna proporre qualcosa di utile, intelligente, istruttivo. Al minimo.

E poi bisognerebbe ricordarsi che è il tuo funnel di vendita che ti farà entrare in tasca i soldi, non il social network, qualunque esso sia. Quest’ultimo va usato esclusivamente proprio per quello che è: uno strumento che ti possa aiutare a creare una forte rete di contatti interessati a quello che proponi.

E spero per il tuo bene che tu non proponga solo gattini carini.

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